Le "Cantigas" dei santi nello "scriptorium" del re Alfonso X Il Saggio

  1. Negri, Manuel
Supervised by:
  1. Elvira Fidalgo Francisco Director

Defence university: Universidade de Santiago de Compostela

Fecha de defensa: 17 July 2017

Committee:
  1. Alfonso D'Agostino Chair
  2. Mercedes Brea López Secretary
  3. Santiago Disalvo Committee member
Department:
  1. Department of Galician Philology

Type: Thesis

Teseo: 491157 DIALNET

Abstract

Il presente lavoro ha lo scopo di indagare un aspetto finora trattato solo sommariamente dalla critica sorta attorno alle Cantigas de Santa Maria, vale a dire la tipologia della santità rappresentata nei vari testi, le modalità con la quale essa viene promossa anche all’interno dell’opera mariana del Sabio e, in qualche modo, il suo rapporto con la tradizione agiografica e miracolistica frequentata dal re Saggio e il suo entourage, oltre che l’uso specifico che – in alcuni casi – ne viene fatto da quest’ultimi. La tesi rileva una sostanziale uniformità di criterio di selezione di nomina sacra dalla precedente tradizione miracolistica mariana, ma, nel contempo, anche una lieve originalità nell’inclusione di alcune figure del tutto contemporanee legate ad un nuovo paradigma della santità duecentesca (san Ferdinando e san Domenico), oltre che il ripescaggio di altre figure che mostravano tuttavia scarse attestazioni nelle collezioni miracolistiche ad oggi disponibili. Il lavoro procede poi ad una analisi specifica su alcune figure di santi rilevando i cambiamenti ai quali vanno incontro dello scriptorium del Sabio, per poi concludersi con uno studio sui santi 'non protagonisti' che l'entourage alfonsino utilizza sia per ragioni di carattere retorico (giuramenti, necessità di forma e versificazione) e per la necessità di appoggiarsi ad autorità scritturali durante la narrazione dei suoi miracula, sia per la costruzione di una santità di repertorio a partire dai Vangeli Apocrifi